Ortodonzia 4.0: dal reale al virtuale e dal virtuale al reale
L’ortodonzia del terzo millennio sta virando verso la tridimensionalità nei mezzi diagnostici, prognostici e terapeutici.
La diagnostica per immagini bidimensionale che risale ormai al primo trentennio del secolo scorso, sebbene si avvalga di esami radiografici ortogonali fra loro (latero-laterale, postero-anteriore e assiale), in quanto visione prospettica di un corpo solido, rende con precisione le strutture che giacciono sul piano sagittale o parallele ad esso, mentre le strutture che giacciono su piani diversi risultano sottostimate con una variabilità non costante e non predicibile nei soggetti in esame. L’ortodonzia, “disciplina del millimetro” con l’avvento della Tac Cone Beam, ha a disposizione un esame che fornisce un’immagine reale, estremamente precisa, nei tre piani dello spazio che genera una struttura solida con dosaggi sostanzialmente assimilabili alla somma delle tre radiografie tradizionali.